Elettrodeionizzazione EDI

NPC srl negli ultimi anni si è fortemente specializzata nella realizzazione di impianti di elettrodeionizzazione destinati alla produzione di acqua ultra pure, in sostituzione dei più tradizionali impianti di rifinitura con resine a scambio ionico in letto misto.

Sono infatti notevoli i vantaggi che l’adozione di tali impianti porta:

  • Costi contenuti di acquisto
  • Costi contenuti di gestione
  • Eliminazione delle sostanze chimiche utilizzate quali rigeneranti
  • Riduzione dei rischi del personale associati all’uso delle sostanze chimiche
  • Completamente automatici
  • Spazi di installazione ed ingombri ridotti

NPC srl, grazie all’esperienza maturata in questi anni è in grado di progettare e realizzare impianti di elettrodeionizzazione singoli o modulari fino a portate di diverse centinaia di mc/h, con alimentatori a 400 V (invece dei tradizionali 500V che necessitano di trasformatore) che possono facilmente essere installati nello stesso quadro elettrico di gestione dell’impianto osmosi.

Su specifiche esigenze può inoltre essere proposto di moduli dual voltage (in sostituzione dei tradizionali single voltage) in grado di sopportare conducibilità elettriche dell’acqua in ingresso maggiori.


Il processo che i nostri moduli FEDI® (Fractional Electro-Deionization) utilizzano è infatti una deionizzazione elettro avanzata, ovvero le impurità vengono rimosse in due fasi separate ed indipendenti, applicando differenti tensioni elettriche nelle due diverse fasi.

Nella prima fase infatti viene applicata una tensione di corrente più bassa, che è sufficiente alla rimozione delle specie chimiche più fortemente ionizzate (quali calcio, magnesio, sodio, solfati, nitrati, cloruri, ecc.).

Al secondo stadio invece viene applicata corrente ad una tensione più elevata per la completa rimozione delle specie restanti, quelle debolmente ionizzate, come boro e silicio. Eliminando nella prima fase gli ioni che normalmente sono associati al problema dello scaling (calcio e magnesio) attraverso un primo flusso leggermente acido, si evita che questi precipitino a contatto delle resine cationiche forti necessarie invece per la rimozione della silice.